lunedì 29 gennaio 2018

Roberto Jonghi candidato alla camera con Fratelli d'Italia


ROBERTO JONGHI LAVARINI (presidente del movimento Fare Fronte e dirigente nazionale della Destra Sociale) è candidato alla CAMERA dei DEPUTATI, con FRATELLI d’ITALIA di Giorgia Meloni, nel “mega” collegio proporzionale di Milano Provincia Nord-Est che comprende ben 77 comuni.

Votare per la Camera, come per il Senato, è semplicissimo, basta segnare il simbolo di Fratelli d'Italia, su entrambe le schede, ed il voto andrà automaticamente sia al candidato nel collegio uninominale che a quelli nella lista bloccata proporzionale. Non è possibile (purtroppo) esprimere preferenze.


Collegio plurinominale di Abbiategrasso-Legnano-Rozzano

Collegio Uninominale di Abbiategrasso (38 comuni): Albairate, Arconate, Arluno, Bareggio, Bernate Ticino, Besate, Boffalora Sopra Ticino, Buscate, Busto Garolfo, Casorezzo, Cassinetta di Lugagnano, Castano Primo, Corbetta, Cuggiono, Dairago, Gudo Visconti, Inveruno, Magenta, Magnago, Marcallo con Casone, Mesero, Morimondo, Motta Visconti, Nosate, Ossona, Ozzero, Robecchetto con Induno, Robecco sul Naviglio, Rosate, Santo Stefano Ticino, Sedriano, Turbigo, Vanzaghello, Vermezzo, Villa Cortese, Vittuone, Zelo Surrigone

Collegio Uninominale di Legnano (16 comuni): Canegrate, Cerro Maggiore, Cornaredo, Legnano, Nerviano, Parabiago, Pero, Pogliano Milanese, Pregnana Milanese, Rescaldina, Rho, San Giorgio su Legnano, San Vittore Olona, Settimo Milanese, Vanzago.

Collegio Uninominale di Rozzano (23 comuni): Assago, Basiglio, Binasco, Bubbiano, Buccinasco, Calvignasco, Casarile, Cesano Boscone, Cisliano, Corsico, Cusago, Gaggiano, Lacchiarella, Locate di Triulzi, Noviglio, Opera, Pieve Emanuele, Rozzano, San Giuliano Milanese, Trezzano sul Naviglio, Vernate, Zibido San Giacomo.


Nuclei militanti di patrioti, amici e camerati, sono già presenti e mobilitati a Bareggio, Corbetta, Inveruno, Rosate, Sedriano, Turbigo, Cornaredo, Legnano, Nerviano, Parabiago, Pero, Rescaldina, Rho, Legnano, San Vittore Olona, Buccinasco, Cesano Boscone, Corsico, Noviglio, Rozzano, San Giuliano Milanese e Trezzano sul Naviglio.


Informazioni e contatti: farefrontenazionale@gmail.com

www.farefronte.org - www.robertojonghi.it


domenica 28 gennaio 2018

L'appello ai patrioti di Giorgia Meloni - Spot Fratelli d'Italia

Aggressione in Buenos Aires. il racconto di Deborah Dell'Acqua

Fare Fronte - Fratelli d'Italia per la legalità, l'ordine e la sicurezza a Milano!

Deborah DELL'ACQUA con Riccardo DE CORATO






Ieri, nel tardo pomeriggio, un gruppo di feccia rossa dei sedicenti centri sociali della estrema sinistra anarco comunista ha appena assalito un banchetto di propaganda elettorale di Fratelli d'Italia a Milano in Piazza Argentina. Hanno devastato il gazebo, aggredito e malmenato un vecchio militante (con contusione al setto nasale e rottura degli occhiali), insultato e spintonato i presenti ed un puttana compagna, come una cagna, ha pisciato per terra davanti a tutti. Fortunatamente, la Polizia, che ringraziamo, è subito intervenuta sul posto. Erano presenti i candidati alla regione Lombardia Riccardo De Corato e Deborah Dell'Acqua, quest'ultima spintonata ed ancora sotto choc, è anche vice presidente di Fare Fronte (movimento di destra sociale e identitaria, guidato da Roberto Jonghi Lavarini) che ha aderito a Fratelli d'Italia.

Oggi alle 15.30, sempre in Piazzale Argentina, vi sarà una simbolica manifestazione di Fratelli d'Italia, in difesa dei sacrosanti diritti politici e della libertà di opinione, esperessione e manifestazione, contro le turbative della campagna elettorale e la violenza della estrema sinistra a Milano. Interverranno i candidati alle elezioni regionali Debora Dell'Acqua, Riccardo De Corato e Avvocato Renato Maturo (che è dirigente e legale di Fare Fronte), ed i candidati alla camera dei deputati Roberto Jonghi Lavarini, Paola Frassinetti e Carlo Fidanza.

"Ieri, la nostra vice presidente Deborah Dell'Acqua era di supporto ad un gruppo di zona, ma ai banchetti di Fare Fronte sarà sempre presente un servizio d'ordine, in grado di tutelare le nostre sacrosante libertà, respingendo ogni tipo di provocazione. Noi non ci facciamo intimidire e mettere i piedi in testa da nessuno, qusto sia ben chiaro a tutti: alleati, istituzioni e avversari politici." questa la dura dichiarazione del "barone nero" Roberto Jonghi Lavarini che ha aggiunto: "Dobbiamo mettere fine a queste inpunite violenze della estrema sinistra e degli immigrati clandestini, compagni di merenda del sindaco Sala e grandi elettori del finto moderato Gori. Tutte gli edifici occupati abusivamente, a Milano, vanno sgoberati, subito e definitivamente, con la forza se necessario. Chiediamo l'intervento dell'Esercito per ripristinare la legalità, l'ordine, la sicurezza nella nostra città".




Deborah DELL'ACQUA con Roberto JONGHI e Daniela SANTANCHE'





giovedì 25 gennaio 2018

Raccolta Fondi per Fare Fronte - Elezioni 2018



La “democrazia”, al netto del voto clientelare, si basa sulla raccolta del consenso elettorale, attraverso la propaganda politica. Senza una adeguata propaganda, non si possono fare conoscere valori, idee, programmi e candidati. Nel sistema liberal-capitalista è, evidentemente, avvantaggiato chi ha più mezzi economici e di comunicazione. In sintesi, in questa plutocrazia, valgono più la pubblicità ed i contenitori, che la sostanza ed i contenuti, ovvero il valore reale degli uomini e delle idee che essi rappresentano. Nulla di nuovo, per noi militanti di destra, abituati a combattere in ambienti ostili, ma la situazione generale è ulteriormente degenerata con l’acclarata decadenza e mediocrità della classe politica, la fine del finanziamento pubblico ai partiti, con il contemporaneo (e non casuale) rafforzamento dei poteri forti dell’alta finanza internazionale che, attraverso le banche ed i mass media da loro controllati, influenzano sempre di più sia i partiti che gli elettori.  Se volete, quindi, migliorare le cose o, comunque, dare più visibilità, consenso e spazio alle nostra autentica destra (nazionale, popolare, sociale, tradizionale, identitaria e veramente europea) dovete, coerentemente, darci anche il Vostro sostegno economico. Ci servono risorse per l’organizzazione e la logistica, per affittare spazi, per gestire la comunicazione digitale, per stampare manifesti e volantini, per produrre materiale promozionale. Contattateci e un nostro consulente (fiscale e legale) sarà a vostra disposizione per studiare ed indicarvi la migliore forma possibile di finanziamento, considerando tutte le agevolazioni, gli sgravi e le detrazioni previste per persone fisiche, professionisti e imprese, fino ad arrivare al 100% di detraibilità e quindi a costo zero.

Firmato: I militanti, dirigenti e candidati di Fare Fronte 

domenica 21 gennaio 2018

Fare Fronte: una comunità di Patrioti e Militanti.


Le elezioni sono fissate per domenica 4 marzo e noi abbiamo deciso di scendere in campo, con nostri candidati, per dare il nostro doveroso contributo militante alla battaglia patriottica (ed alla campagna elettorale) di Fratelli d’Italia e Giorgia Meloni. Primo obbiettivo è mettere in sicurezza la nostra Patria, sbarrando la strada alle sinistre forze mondialiste, rappresentate dal PD e dai 5 Stelle, riportando la unita e rinnovata coalizione di centrodestra al buon governo dell’Italia, della Lombardia e dei nostri comuni. Secondo obbiettivo è rafforzare la presenza, politica e culturale, della autentica destra (nazionale, popolare, sociale, identitaria e sovranista) in tutte le istituzioni. Terzo obbiettivo è portare avanti i nostri valori, le nostre idee e le nostre proposte, facendo eleggere i nostri candidati.
Sappiamo benissimo, e lo sanno bene anche i nostri avversari e concorrenti, che, in questa campagna elettorale, soprattutto alle elezioni regionali e comunali, dove bisogna raccogliere il voto di preferenza, partiamo svantaggiati, perchè, rispetto ad altri, in forte ritardo e con pochi mezzi, ma noi siamo gente tosta e determinata, che fa il proprio dovere ed ama le sfide difficili. Daremo il massimo, come sempre, lanciando il cuore oltre l’ostacolo, cavalcando la tigre, cercando di ottenere il migliore risultato possibile.
Ma questa battaglia elettorale servirà anche a conoscere nuovi patrioti, a raccogliere nuove energie, a formare i militanti, a selezionare i dirigenti, a far crescere e radicare Fare Fronte, nella società e sul territorio: questa è scuola Politica e, per la nostra antica tradizione, le elezioni sono solo un mezzo, un passaggio, uno strumento, e non certo un fine.
Siete tutti mobilitati a darci una mano, innanzitutto con un sistematico passa parola, e condividendo la nostra propaganda sui social, poi, ovviamente, partecipando alle nostre diverse iniziative, ed anche dandoci un contributo economico, ognuno secondo le proprie disponibilità. Noi siamo in campo, in prima dile, anche per voi!

Roberto Jonghi Lavarini  (candidato alla Camera dei Deputati)
Deborah Dell’Acqua (candidata alla Regione Lombardia)
Renato Maturo (candidato alla Regione Lombardia)
Andrea Canafoglia Venturini (candidato al Comune di Arese)
Luigi Voccio (candidato al Comunedi Cinisello B)
Marco Meneghini (candidato al Comune di Bresso)

Elezioni del 4 marzo 2018: Fare Fronte e Viva l'Italia !



ROBERTO JONGHI LAVARINI, 
DEBORA DELL'ACQUA e RENATO MATURO

saranno candidati alle prossime elezioni, il primo alla camera dei deputati, gli altri due alla regione Lombardia

con le liste patriottiche di FRATELLI d'ITALIA di Giorgia Meloni, nella coalizione di centrodestra

www.farefronte.org -  Informazioni, contatti, sostegno: farefrontenazionale@gmail.com


















domenica 14 gennaio 2018

Assemblea Nazionale Bologna - Giorgia Meloni: Vota Fratelli d'Italia

Bologna - Intervento integrale di Giorgia Meloni all'Assemblea Nazionale...

Giorgia Meloni contro antifascismo e ANPI

Contro il pensiero unico mondialista

"Noi amiamo e difendiamo le libertà 
di pensiero, opinione ed espressione..."


DEBORAH DELL'ACQUA
vice presidente di Fare Fronte

Vi invita

GIOVEDI 25 GENNAIO - ore 18.30
al Magentino di Corso Magenta 14 a Milano


alla presentazione del libro "Radical Chic"
di ALESSANDRO CATTO
(giornalista e blogger de Il Giornale)


Interverrano, oltre l'autore:
On. DANIELA SANTANCHE' e 
ROBERTO JONGHI LAVARINI


Info: deborah.dellacqua@farefronte.org


La vecchia Fiamma arde ancora...


Claudio, Andrea Malerba, Vetullio Mussolini, Joe e Roberto Jonghi Lavarini

Romano, Andrea, Vittorio Barberi, Roberto Jonghi Lavarini e Francesco Lauri


Donna Maria Mussolini, Deborah Dell'Acqua, Roberto Jonghi Lavarini,
Valentina, Veronica e Silvia Matuella Malerba

sabato 6 gennaio 2018

Il provocatorio ma saggio articolo di Alfonso Indelicato

LETTERA A LUCILIO: CONSIGLI NELL'IMMINENZA DELLE PROSSIME TORNATE ELETTORALI A CHI VUOLE FARSI STRADA IN POLITICA.
Si avvicina il tempo di elezioni, e così ho pensato di mettere a partito (è il caso di dirlo) la mia esperienza politica, non lunga ma intensa, per fornire qualche modesta indicazione a chi volesse cimentarsi nell'agone elettorale, non disdegnando anche la fase successiva al voto.
Prevalentemente intendo però riferire le mie riflessioni a quella fase pre-elettorale in cui si compilano le liste dei candidati. Come può un soggetto che ambisce ad essere inserito in tali liste convincere i maggiorenti del proprio partito - a questa operazione deputati - ad essere preso in considerazione? Quali requisiti deve egli possedere per arrivare a tanto? Quali gli errori che deve assolutamente evitare?
Scelgo per queste mie noterelle la forma epistolare, e mi servo come modello di una celebre opera in cui un anziano saggio (quale io spero di essere) si rivolge a un giovane e inesperto amico di nome Lucilio.
1)      SCEGLIERSI UN BUON PROTETTORE
Caro Lucilio, amico mio diletto, bisogna che tu scelga, anzi a questo punto bisogna che tu abbia già scelto da un po', quale tuo referente e protettore e mentore, un personaggio importante del tuo partito, qualsiasi esso sia. Può sembrarti questa una banalità, ed effettivamente lo è, ma vorrei precisarti che, oltre all'importanza, deve egli fornire garanzie di durata nel tempo e di affidabilità. Non deve insomma essere prossimo al pensionamento (per quanto sia quest'ultimo un evento assai remoto per i politici) e neppure essere una sorta di cavallo pazzo che potrebbe lasciare il partito da un momento all'altro, o esserne cacciato fuori. Altrimenti ti ritroveresti senza appoggio e senza difesa, come una nave oneraria che, spezzato il timone sugli scogli e stracciate le vele da Borea, vaghi senza controllo per il salso mare.
2)      SEMPER FIDELIS, MA CUM GRANO SALIS
La fedeltà nei confronti del tuo dominus  dovrà essere assoluta, ma altresì circospetta. Bisogna cioè verificare continuamente se il suo peso specifico nel partito permanga nel tempo o non tenda piuttosto a scemare. In quest'ultimo caso  non  ti dovrai peritare dal guardarti attorno e identificare un altro possibile punto di riferimento. E, avendolo identificato, di allacciare e coltivare con questi dei buoni rapporti, anche se un po' sotto traccia per non insospettire il mentore in carica.
3)      LA FORZA DELL'ADULAZIONE
Taluni pensano, o mio Lucilio, che la pratica dell'adulazione sia qualcosa non voglio dire di disonorevole (poiché questo ordine di preoccupazioni non si pone nella politica) ma di troppo evidentemente scoperto, tale che chi ne è oggetto non può non respingere con disprezzo. Ma in verità, in politica come altrove, anche questa è una preoccupazione superflua: l'adulazione non è mai troppo smaccata. Pure quando suona un po' falsa, chi ne è destinatario prova nel suo intimo un sottile godimento, e percepisce una sorta di vocina interiore che gli dice: "credi mio caro, tu ti meriti tutto questo!" Ed amerà il suo protetto come un gatto ama il tepore della stufa in un freddo pomeriggio d'inverno.
4)      ATTENTO AL LIKE
C'è chi per un "LIKE" collocato nel posto sbagliato si è giocato una carriera o l'ha avuta molto ridimensionata dopo un inizio promettente. Sei ben sicuro, mio giovane amico, di conoscere  tutti i gusti, le inclinazioni, le preferenze, i minuti piaceri, e d'altro canto le antipatie e le idiosincrasie, del tuo referente? Di quale squadra è tifoso, se preferisce i calzini corti o le calze sotto il ginocchio? E, di conseguenza, di sapere con certezza dove collocare i tuoi "mi piace"? Altrimenti, ti conviene applicare la massima "in dubio abstine" e comunque sfiorare la tastiera con molta, molta prudenza.
5)      SOPRATTUTTO, AUREA MEDIOCRITAS
Prestami ora tutta la tua attenzione , o caro, perché questa è la regola più importante di tutte. Bisogna che tu ti dimostri moderatamente intelligente, moderatamente colto, moderatamente intraprendente. Se ti mostrassi troppo brillante e dinamico, metteresti in sospetto il tuo mentore, il quale temerebbe di poter essere da te “ucciso” come Edipo uccise Laio sulla strada per Tebe, e inoltre provocheresti allarme in vasti ambienti del tuo partito, che spierebbero con preoccupazione la tua ascesa e fatalmente cercherebbero di intralciarla. Dunque da’ tempo al tempo, Lucilio, e non affrettare il tuo cursus honorum.
6)      CULO DI PIETRA
La parola "dimissioni" semplicemente non deve esistere nel tuo vocabolario. Altrimenti perché mai, caro giovinetto, avresti affrontato questo lungo sentiero fatto di fatiche, di rinunce e di cautele? La politica, come la rivoluzione, non è un banchetto di nozze (lasciami citare Mao Tze Tung, che pure è lontano dal mio sentire). Che tu abbia svolto bene o male il tuo incarico pubblico (supponendo che ne abbia già ricoperto uno), non ha alcuna importanza. Rimani, ti raccomando, abbarbicato al tuo posto come un naufrago aggrappato alla scialuppa. E, se proprio l'avrai fatta talmente grossa che sarà stato il tuo stesso referente a chiederti di farti da parte, contratta in cambio delle tue dimissioni un altro posto. Anche uno di poca importanza è meglio che niente – sia esso pure il magazzino delle scope – perché non ti farà cadere in quel cono d'ombra dal quale sarebbe poi difficilissimo riemergere.
7)      CAMBIARE OPINIONE
È notorio che in politica non esistono verità assolute: ciò che è oggi giusto e santo può domani non esserlo più, e dopodomani essere giusto e santo il suo contrario. Quindi ti capiterà, diletto Lucilio, di cambiare opinione. O, più precisamente, di dover dichiarare di averla cambiata. Ciò non deve minimamente turbarti: non devi pensare che per così poco la tua carriera subirà un danno. C'è anzi chi su questa capacità di cambiare idea ha costruito un'intera vita politica, facendosi fama di ragionevolezza e moderazione. Occorre solo che tu tenga pronta all'uso  la celebre frase: "solo i cretini non cambiano mai idea" o in alternativa: “non possiamo rimanere immobili come paracarri”.
8)      FELICI E INCOMPETENTI
Il principio della competenza è un residuo derivante dal corporativismo del famigerato Ventennio, che solo qualche nostalgico cerca di disseppellire ai giorni nostri: in democrazia, dove tutti sanno tutto, è risibile appellarvisi. Non temere dunque, o giovine probo, di accettare un posto per il quale non hai studi, né esperienza vissuta, nonché lontano dai tuoi interessi e dalle tue stesse ambizioni. Tanto, nessun politico possiede di questi requisiti, e un altro al tuo posto non farebbe meglio di te. Guarda ora per esempio … ma transeat. Andrai  così, nel posto che il tuo mentore ti procura, come si va in trincea o come nella vita. E quando sarai infine giunto al posto di comando, seduto sulla comoda poltrona, non perdere di vista la sacrosanta massima che segue:
9)      NON SPOSTARE NEANCHE UNA SEDIA
Le usanze, le consuetudini, le prerogative consolidate nel tempo, sono altrettanti diritti acquisiti e acquistano forza di legge. Perché mai dovresti cercare di smontare il ben oliato meccanismo degli uffici? Perché inimicarti funzionari e impiegati, invece di intrattenere con loro buoni rapporti, e pertanto cercare in loro e nei loro familiari giardinetti di consensi per le prossime competizioni elettorali? "Ma si potrebbero cercare fra i cittadini, i consensi!" commenterebbe qui il quisque de populo. Credimi, non è così: respingo questa tesi come qualunquistica e ingenua. Il cittadino è volubile, infido e pretenzioso. Vuole vedere le cose cambiare da un momento all'altro. Vuole perfino l'attuazione del programma elettorale, come se non sapesse che tutti i programmi, nessuno escluso, sono libri dei sogni. Guardati, o futuro eminente politico, dai cittadini!
Ciò detto, poniamo che di fronte a te, ormai ben insediato, si ponga un problema da risolvere. Non dico questo o quel problema, ma un qualsivoglia problema che tu, per dovere d’ufficio, sia assolutamente tenuto a risolvere. Ebbene, in tuo soccorso io vado a svelarti:
10)   IL SEGRETO DELLA DIREZIONE POLITICA
Qualunque sia il problema che ti troverai di fronte, Lucilio carissimo, non allarmarti: esso si risolverà da sé. Aborri, figliolo, ogni decisionismo, ed evita anche arrischiate prese di posizione. Se qualcuno ti dovesse chiedere cosa tu abbia intenzione di fare, risponderai: "stiamo monitorando la situazione e al più presto disporremo le misure necessarie". Intanto, come dicevo, il problema ha già cominciato a risolversi. E come? - ti chiederai. Ecco il segreto: per omeostasi. Un problema infatti non è causato da altro che da un fattore che interviene in un sistema consolidato di oggetti e relazioni scombussolandolo, ossia introducendovi del disordine. Ma tale sistema, nel tempo, tende a trovare un nuovo equilibrio: questo è ciò che gli psicologi chiamano processo omeostatico, valido sia in fisica che nelle relazioni umane. In altre parole, i componenti del sistema si assestano l’uno con l’altro, e ritorna, se non l’ordine, quanto meno un ordine, e con esso, la stabilità. È dunque sufficiente che tu segua questo processo di assestamento senza minimamente intervenire, e tutto andrà a posto da sé.
E ora, mio caro Lucilio, ti saluto paternamente. A me la militanza in un partito politico non interessa più, ma sono in verità contento di averla vissuta. Ha arricchito la mia esperienza umana, permettendomi di conoscere meglio uomini e cose. Altro non voglio dirti, per non influenzarti in alcun modo. Sono certo, conoscendo le tue qualità, che metterai a frutto quanto ti scrivo. Ti auguro ogni successo e qui termino, consegnandoti l’esortazione del sommo Poeta: “Messo t’ho innanzi, omai per te ti ciba” (Paradiso, X, 25).
Alfonso Indelicato
Consigliere comunale eletto a Saronno (con Fratelli d'Italia)

Pronti per la campagna elettorale 2018 !



Poco più di un mese di campagna elettorale per dare un governo stabile alla nostra amata Italia, con un solida maggioranza di centro destra: questo è il nostro primario obbiettivo politico, in vista delle elezioni del prossimo 4 marzo. Servono una coalizione vasta e solida, un programma di pochi punti chiari e realizzabili  e candidati seri, capaci, determinati e meritevoli. 

E noi, la destra coerente e moderna che fa appello patriottico a tutte le energie sane della nazione, dobbiamo essere presenti, forti e determinanti per evitare inciuci e tradimenti, e per portare, non solo in parlamento ma al governo le nostre proposte in difesa della sovranità nazionale, della giustizia sociale, della sicurezza e del benessere del nostro popolo. 

Noi militanti politici, dirigenti e candidati, saremo, come sempre in prima fila ma, per combattere e vincere, ci serve il vostro sostegno morale, elettorale ma anche economico, perchè fare informazione e propaganda costa soldi e noi siamo tutti volontari, senza padrini e senza padroni, per rimanere liberi, nel vostro interesse. Come diceva un antico manifesto del glorioso MSI: aiutateci a difendervi!

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Causale: Propaganda Fare Fronte