martedì 31 luglio 2018

ONORE - CORAGGIO - FEDELTA'



Ad un anno dalla nostra adesione ufficiale a Fratelli d'Italia, non abbiamo ancora ricevuto risposte chiare e proposte concrete alle nostre legittime richieste politiche di spazi, mezzi, strumenti e ruoli per meglio operare sul territorio e nella società. Ad oggi il partito, a Milano, non ha un segretario, una minima organizzazione unitaria e nemmeno una sede: una situazione tragicomica. 

Abbiamo chiesto più volte, e ribadiamo per l'ultima volta, l'assoluta necessità di nominare due commissari per la federazione cittadina e provinciale di Milano, che non si candidino a segretari ma che nominino dei direttivi provvisori (dando spazio a tutte le diverse componenti), gestiscano in maniera trasparente l'ordinaria amministrazione ed il tesseramento, e portino, nel più breve tempo possibile, le due federazioni a regolare congresso, così come previsto, almeno in teoria, anche dallo statuto di FDI. Abbiamo anche richiesto di concordare, con la Fondazione Alleanza Nazionale, la riapertura della storica e simbolica sede milanese di Via Mancini. Altra condizione essenziale che abbiamo ribadito è quella di attivare i dipartimenti tematici del coordinamento regionale lombardo, strumenti indispensabili per dialogare con le categorie e l'associazionismo. 

Ad oggi, ultimo giorno di luglio, abbiamo solo avuto generiche promesse, comizi e romantici richiami ideali che, da soli, oramai, non incantano più nessuno, non gli elettori di destra, in libera uscita, tantomeno noi vecchi militanti, provenienti dal Movimento Sociale Italiano, quella si, autentica comunità "di credenti e combattenti". Facciamo passare il caldo agosto e aspettiamo fino a fine settembre, dopo di chè, senza le rispote di cui sopra, lasceremo ufficialmente Fratelli d'Italia, spiegando a tutti le nostre sacrosante ragioni politiche, e decidermo dove e come meglio proseguire le nostre battaglie. Amici avvisati, mezzi salvati...


Firmato IL DIRETTIVO di FARE FRONTE


Nessun commento:

Posta un commento