martedì 31 luglio 2018

"Essere avanguardia"...


Come ho gia' avuto modo di dire altre volte questo cambiamento di uomini obiettivi e regole mi piace. In attesa di conferma ...in questo senso credo che la nostra area identitaria dovrebbe per coerenza storica ed opportunita' politica partecipare a questa nuova leadership governativa riconoscendosi e proponendosi come riferimento nell'unico settore attualmente trascurato , quello della Cultura e della Comunicazione .

Sia per legittimare un nuovo corso ,quello del cambiamento epocale anche in tale alveo progettuale, e sia per proporre in modo innovativo un modello formativo legato  a scuole iatruzione comunicazione.

Svolta epocale.

Dovremmo chiedere di partecipare al governo esibendo con personalita' questo Progetto.

Non si tratta di rivendicare o restaurare il Fascismo ma neppure di consentire l'alibi strutturale dell'antifascismo di professione.

Il superamento dell'odio e delle discriminazioni deve posizionarsi al centro del nuovo assetto organizzativo di proposta strategica.

Rivoluzione culturale significa salvaguardare il Sacro e il Bello senza etichette senza orario e senza bandiere . Riportare nelle Scuole i valori della solidarieta' e della giustizia sociale senza cadere nella trappola gramsciana.

Dobbiamo ridisegnare nei centri di potere informativo la mappa delle verita' e delle onesta' intellettuali. Cacciamo senza imbarazzo i giornalisti asserviti alla grande finanza ed alla lobby europea del business ad ogni costo. Vecchia ed inutile scoria di banalita' legittimate dal nulla assoluto. 

Lerner - Fazio - Annunziata- Santoro - Travaglio - Saviano - ecc. ecc. (Quanto potrei andare avanti ????)

Il Ministero del Rinnovamento Culturale ! Per consolidare un' avanguardia  

Riproponiamo i CLASSICI in ogni settore dello sviluppo culturale. 

Proponiamoci a Lega e M5S quale riferimento di vera svolta . Senza ambizioni nostalgiche ma senza complessi di colpa ..nella ricerca del vero del giusto del nuovo.

Un tavolo di lavoro in questo senso con alcuni INVISIBILI ANTENNE come le chiamerebbe EZRA ci consentirebbe di chiudere una pagina e  aprirne una nuova. Con lo stesso spirito  di avanguardia. 

Roberto Perticone

"Con i sovranisti europei, contro il mondialismo"


Caro Jonghi, 

nel 2014, con Destra per Milano e Progetto Nazionale, avevamo già intrapreso la strada giusta, sostenendo la Lega di Matteo Salvini, alleata, grazie agli amici Mario Borghezio e Gianluca Savoini, al Front di Jean Marie e Marine Le Pen. Allora sostenemmo Mario nel centro Italia, il compianto Gianluca Buonanno e l'attuale eurodeputato Angelo Ciocca, nella circoscrizione nord ovest, in Lombardia, Piemonte e Liguria. Avevamo capito i nuovi scenari politici e ci eravamo bene inseriti nel vero movimento che ha poi iniziato a rivoluzionare la politica italiana ed europea. Poi, purtroppo, tu per primo e noi dietro, ci siamo fatti ingannare dalle sirene e fiamme post missine, finendo, ancora una volta, a sostenere i soliti parassiti che la destra sociale l'hanno distrutta e svuotata, per i loro fini personali. Ci abbiamo messo anima e cuore ma ci hanno fregato per l'ennesima volta, solo per ottenere i loro obbiettivi personali, ed ora siamo nuovamente al punto di partenza. Ora basta, caro presidente e camerata, il nostro posto è con la Lega, con questo governo di rottura del sistema, con i sovranisti europei, contro il mondialismo, i moderati atlantisti berlusconiani e i pavidi opportunisti ex AN. 

Firmato Giovanni Cavallanti Ferrero




ONORE - CORAGGIO - FEDELTA'



Ad un anno dalla nostra adesione ufficiale a Fratelli d'Italia, non abbiamo ancora ricevuto risposte chiare e proposte concrete alle nostre legittime richieste politiche di spazi, mezzi, strumenti e ruoli per meglio operare sul territorio e nella società. Ad oggi il partito, a Milano, non ha un segretario, una minima organizzazione unitaria e nemmeno una sede: una situazione tragicomica. 

Abbiamo chiesto più volte, e ribadiamo per l'ultima volta, l'assoluta necessità di nominare due commissari per la federazione cittadina e provinciale di Milano, che non si candidino a segretari ma che nominino dei direttivi provvisori (dando spazio a tutte le diverse componenti), gestiscano in maniera trasparente l'ordinaria amministrazione ed il tesseramento, e portino, nel più breve tempo possibile, le due federazioni a regolare congresso, così come previsto, almeno in teoria, anche dallo statuto di FDI. Abbiamo anche richiesto di concordare, con la Fondazione Alleanza Nazionale, la riapertura della storica e simbolica sede milanese di Via Mancini. Altra condizione essenziale che abbiamo ribadito è quella di attivare i dipartimenti tematici del coordinamento regionale lombardo, strumenti indispensabili per dialogare con le categorie e l'associazionismo. 

Ad oggi, ultimo giorno di luglio, abbiamo solo avuto generiche promesse, comizi e romantici richiami ideali che, da soli, oramai, non incantano più nessuno, non gli elettori di destra, in libera uscita, tantomeno noi vecchi militanti, provenienti dal Movimento Sociale Italiano, quella si, autentica comunità "di credenti e combattenti". Facciamo passare il caldo agosto e aspettiamo fino a fine settembre, dopo di chè, senza le rispote di cui sopra, lasceremo ufficialmente Fratelli d'Italia, spiegando a tutti le nostre sacrosante ragioni politiche, e decidermo dove e come meglio proseguire le nostre battaglie. Amici avvisati, mezzi salvati...


Firmato IL DIRETTIVO di FARE FRONTE


lunedì 30 luglio 2018

Comunicato Stampa


Jonghi Lavarini(FdI Lombardia):"La destra sociale in allerta per l'ingresso di Mantovani"

(ASI) "Assolutamente logico e positivo che Fratelli d'Italia si allarghi al centro, accogliendo anche i delusi di Forza Italia, ma perchè tale operazione politica sia veramente efficace, bisogna equilibrarla, dando più spazio alla destra sociale e identitaria. Altrimenti, il rischio evidente è quello di guadagnare elettori da una parte, per perderne dall'altra.
Comunque, per le elezioni europee del 2019, sarà necessaria una chiara scelta di campo e la destra non potrà che stare, per sua storia e natura, insieme alla Lega di Salvini ed a Marine Le Pen, con il fronte sovranista".
questo il commento del "barone nero" Roberto Jonghi Lavarini, storico esponente e portavoce della destra missina, presidente del movimento Fare Fronte, alla conferenza stampa di Giorgia Meloni, prevista questa sera, a Milano, per le ore 18.00 al CAMD di Corso Garibaldi, nella quale si ufficializzerà, alla presenza dei senatori Daniela Santanchè e Ignazio La Russa, l'ingresso in Fratelli d'Italia del movimento "I Repubblicani" dell'ex assessore regionale lombardo Mario Mantovani. Conclude la nota di Roberto Jonghi Lavarini.

giovedì 26 luglio 2018

ANDERE OLTRE - VOLARE ALTO - FARE FRONTE



Dopo avere già imbarcato l'imbarazzante "Esercito di Silvio" di Simone Furlan, con tanto di conferenza stampa alla camera dei deputati, ora, Giorgia Meloni accoglie, con tutti gli onori, i Repubblicani di Mario Mantovani, pronto a fare da capolista alle prossime elezioni europee 2019. 

In Lombardia si consolida l'asse di potere La Russa-Santanchè e, a livello nazionale, la linea moderata, liberale, borghese e atlantista. Fratelli d'Italia spera di superare lo sbarramento del 4%, virando al centro, dando incarichi e visibilità ai tanti notabili delusi, fuoriusciti da Forza Italia. 


Una mediocre strategia di sopravvivenza, assolutamente chiara e persino legittima, ma incompatibile con la tradizione e la militanza della destra sociale, alla quale, invece, scientemente, non vengono riconosciuti i meritati spazi, ruoli, mezzi e strumenti, necessari per fare buona Politica. 

Ebbene io mi chiedo, con serena fermezza e cameratesca franchezza: in questa situazione, perché noi “vecchi militanti” dovremmo rimanere ancora in un partitino, a gestione privata verticistica, che, evidentemente, non ci vuole, se non come "silenti servi", portatori d'acqua a mulini altrui? 


Noi siamo uomini liberi e coerenti, sinceri patrioti, nazionalpopolari, identitari e sovranisti, ed abbiamo il dovere di verificare cosa sia più giusto fare, da un punto di vista organizzativo partitico elettorale, per continuare a portare avanti le nostre battaglie e Fare Fronte in Italia e in Europa.

Noi non molliamo e non molleremo mai! Continueremo ad andare oltre, a volare alto, a Fare Fronte!

ROBERTO JONGHI LAVARINI 


lunedì 16 luglio 2018

Fare Fronte: in Lombardia, Italia ed Europa!


Guardiamo con estrema attenzione e interesse al progetto politico del Movimento Nazionale di Gianni Alemanno e Roberto Menia, ma anche di Viviana Beccalossi e Silvano Moffa, per riunire la destra diffusa e plurale, in un polo identitario e sovranista, intorno alla nuova Lega di Matteo Salvini. Dobbiamo "fare fronte" comune alle prossime fondamentali elezioni europee del 2019. Per questo abbiamo già aderito alla iniziativa culturale ed editoriale della rivista Idee per l'Europa dei Popoli di Mario Borghezio. Il nostro accorato appello va a tutte le destre italiane, in particolare a Giorgia Meloni perché Fratelli d'Italia sia parte attiva e protagonista di questa inarrestabile spinta popolare a costruire, anche in Italia, un grande "fronte nazionale" unitario, che finalmente superi vecchie divisioni, logiche, schematismi e forme partito. Uniamoci, nel nome della Tradizione e della Patria, della giustizia sociale e della sovranità nazionale, contro i poteri forti della plutocrazia mondialista e della sovversione internazionale.

"Marciare per non marcire. Chi si ferma è perduto". "Andare oltre e volare alto"

Roberto Jonghi Lavarini
Presidente FARE FRONTE

venerdì 13 luglio 2018

Fare veramente crescere Fratelli d'Italia

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Roberto Jonghi Lavarini con l'On. Marco Osnato

L'Onorevole Marco Osnato, neo deputato di Como, mi ha sollecitato a diffondere anche notizie positive, come quella, di stamattina, ovvero l'adesione a Fratelli d'Italia di oltre duecento amministratori locali (consiglieri comunali, ma anche assessori e sindaci). Accetto la provocazione del vecchio amico del Fronte della Gioventù. Lo faccio volentieri e ne sono certamente contento, anzi, sottolineo che almeno quattro sono di Fare Fronte (fra questi il vice sindaco e assessore a giovani e servizi sociali del Comune di Garbagnte Milanese, Giovanni Bucci, nostro dirigente). Ma il diffuso malumore della base militante e periferica del partito rimane, quanto gli evidenti problemi politici, sopratutto le gravi carenze organizzative e l'assenza di una qualsivoglia forma di democrazia interna. Parliamoci molto chiaramente: se tali problemi non saranno risolti, i duecento patrioti che oggi accogliamo, passato qualche mese, come sono venuti se ne andranno, come, purtroppo hanno già fatto altri, con le loro buone ragioni. Noi di "Fare Fronte" non siamo semplicemente, come vogliono far credere, dei lamentosi non eletti insoddisfatti, e nemmeno degli ottusi polemici cronici, ma dei militanti politici di lungo corso, in gran parte provenienti dal Movimento Sociale Italiano. Noi, ripetiamo da tempo, vogliamo fare Politica in Fratelli d'Italia ma è neccessario un vero e forte rinnovamento, secondo rigorosi concetti di partecipazione, trasparenza e meritocrazia. Se Giorgia Meloni vuole far cresce il partito, deve aprirlo veramente, organizzarlo, strutturarlo, consolidarlo e radicarlo sul territorio e nella società. Fratelli d'Italia non può rimanere un partitino gestito solo dai soci fondatori e dagli eletti, peraltro divisi in piccole correnti. E coloro che, come me, senza falsa e ipocrita modestia, hanno oltre trent'anni di esperienza, buone capacità e interazioni sociali, vanno valorizzati con adeguati incarichi ufficiali, anche gratuiti. Per fare Politica sono necessari spazi, ruoli, strumenti e mezzi, ma sopratutto gente in gamba e volenterosa. Noi di Fare Fronte ci siamo ma vogliamo quello che ci serve e che ci spetta, altrimenti, continueremo le nostre battaglie altrove.

"Noi siamo soldati politici e cavalieri dell'idea, non cortigiani, tantomeno servi"

Roberto Jonghi Lavarini
presidente di Fare Fronte

giovedì 12 luglio 2018

POLITICA: movimento Fare Fronte con Fratelli d'Italia...


Vogliamo continuare a fare buona Politica in Fratelli d'Italia ma per farlo abbiamo bisogno di avere spazi, strumenti, mezzi, ruoli e incarichi ufficiali.

Vogliamo un grande partito di destra popolare, aperto alla partecipazione di tutti i patrioti, accogliente e coinvolgente, gestito in maniera seria, trasparente e continuativa, secondo rigorosi principi di rappresentanza e meritocrazia. Vogliamo rinnovare il partito, vietando il cumulo di incarichi e mandati, e lasciando più spazio ai giovani, ai militanti, ai rappresentanti del territorio e delle catergorie, ai dirigenti e amministratori locali.

Ma non si tratta solo di una elencazione di buoni principi ideali ma di una serie di richieste politiche ufficiali fatte ai vertici di Fratelli d'Italia, a Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Daniela Santanchè, ai queli, Fare Fronte ha chiesto: la convocazione dei congressi cittadino e provinciale di Milano, e la presa in carico e riapertura della storica sede milanese di Via Mancini (di propiretà della Fondazione Alleanza Nazionale).

Inoltre, Fare Fronte ha chiesto un ruolo per il proprio presidente, Roberto Jonghi Lavarini, o come responsabile nazionale della organizzazione o coordinatore regionale. Comunque, Fare Fronte, lancia ufficialmente la candidatura di Roberto Jonghi Lavarini alla segreteria cittadina di Milano e propone quella di Alberto Pino Pozzoli per la segreteria provinciale.

Il direttivo di Fare Fronte si è posto il limite temporale del prossimo settembre, dopo di che, in assenza di risposte ufficiali e di proposte concrete, il movimento si riterrà libero da ogni vincolo, e di decidere come, dove e con chi, meglio proseguire con il proprio quasi ventennale impegno sociale e culturale, prima che politico.

Ricordiamo che la comunità militante di Fare Fronte, nasce nel lontano 2000, con il nome originario di Destra per Milano, ad opera di un nutrito gruppo di dirigenti e militanti del Movimento Sociale Italiano, ed oggi è presente, con una decina di circoli, in tutta la Lombardia, ma anche in Piemonte, Liguria e Abruzzo, con circa un migliaio di aderenti, estremamente eterogenei e qualificati.


Il Consiglio Direttivo di Fare Fronte 


CULTURA: giornale Idee per l'europa dei Popoli...

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Ieri, in Regione Lombardia, il consigliere leghista Massimilliano Bastoni, ha ospitato la prima riunione del comitato di redazione della rivista (online e stampata in 50.000 copie a diffusione militante) Idee per l'Europa dei Popoli, edita dalla omonima Fondazione, presieduta dall'eurodeputato Mario Borghezio. Certo, il giornale nasce per volontà del noto esponente leghista ma si tratta di una iniziativa culturale ed editoriale assolutamente trasversale che si rivolge a tutta l'area "identitaria, patriottica e sovranista", insomma, a quella "lega delle leghe" invocata da Matteo Salvini a Pontida. Infatti fra la quarantina di partecipanti alla vivace assemlea, erano presenti: il Prof. Angelo Ruggero (presidente Associazione AESPI), l'avvocato Renato Maturo (presidente associazione culturale Grande Milano), il Principe Patrizio Tomassini Paternò Leopardi, il Prof. Massimilliano Bonavoglia (Università E-Campus), il Prof. Gianfranco Benedetto (Università LIUC), Franco Seminara (dirigente del sindacato nazionale UGL), l'avvocato Andrea Potukian (Comunità Armena), Giancarlo De Col (Accademia Costantiniana), il Conte Alberto Uva, Pietro Fraccavento e Marina Frezzotti (del movimento internazionale Eurasia del filosofo russo Alexandr Dugin), Romolus Popesco (Comunità Romena), Giuseppe Azzinari (del movimento Interesse Nazionale del filosofo Diego Fusaro), Andrea Cangini e Mario Rizzo. Diversi gli esponenti della destra, fra questi: il "barone nero" Roberto Jonghi Lavarini (braccio destro organizzativo di Borghezio in questa operazione metapolitica), Attilio Carelli (segretario nazionale della Fiamma Tricolore), Stefano Di Martino (monarchico ex AN, già vice presidente del consiglio comunale di Milano), Giovanni Bucci (vice sindaco di Garbagnate Milanese), Fabio Flenda (Libertà Nazionale) ed una delegazione del movimento Lealtà Azione. Direttore il giornalista professionista Prof. Andrea Rognoni, storico intelelttuale di area leghista, editore il destroide romano Luciano Luccarini che già edita Il Candido e Il Borghese. (AFFARI ITALIANI)


 

Selezioniamo innanzitutto coordinatori regionali e provinciali per il Comitato Europa dei Popoli, con il compito di promuovere il giornale “Idee per l’Europa dei Popoli” (online e cartaceo) ed organizzare una sua diffusione capillare sul territorio (inizialmente militante e con punti di appoggio e distribuzione), la raccolta di abbonamenti, sottoscrizioni e pubblicità, e le iniziative culturali della Fondazione Federalista per l’Europa dei Popoli (convegni, dibattiti, corsi di formazione). A queste iniziative prettamente culturali e militanti sono affiancate relazioni con il mondo del lavoro e le categorie produttive, e iniziative di consulenza per le imprese italiane, per quanto riguarda internalizzazione ed esportazioni, promozione del marchio italiano di qualità nel mondo, bandi e fondi europei. Ovviamente, cerchiamo anche gente che voglia partecipare attivamente alla redazione del giornale, scrivendo articoli, e che si renda disponibile come conferenziere per tematiche specifiche o come docente per i corsi di formazione. Le personalità migliori e più rappresentative, andranno a comporre, secondo criteri meritocratici, il comitato d’onore ed il comitato scientifico della Fondazione. 


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martedì 10 luglio 2018

Fare Fronte aspetta risposte da Fratelli d'Italia


Partecipata e animata riunione patriottica di Fare Fronte, ieri sera a Milano. Il presidente Roberto Jonghi Lavarini ha annunciato nuove stabili collaborazioni culturali (con il giornale e la fondazione Idee per l’Europa dei Popoli dell’eurodeputato Mario Borghezio, e con giornale geopolitico ed il movimento internazionale Eurasia di Alexander Dugin) e sociali con il sindacato nazionale UGL (Unione Generale del Lavoro). Previste, da settembre, tre diverse campagne di informazione e sensibilizzazione a sostegno della nostra sovranità nazionale (politica, militare ed economica): per l’uscita dell’Italia dalla vecchia NATO (a favore di un vero esercito europeo e di una alleanza eurasiatica con la Russia), per la sovranità monetaria dei popoli e degli stati, e a tutela della eccellenza italiana nel mondo (produzione di qualità, turismo, arte e dimore storiche). Da ottobre, Fare Fronte, organizzerà, insieme ad altre realtà culturali e militanti, anche un corso di formazione politica (storia, filosofia, economia e comunicazione) e due gite culturali, nel segno della Tradizione, al Vittoriale degli Italiani e nella mussoliniana Predappio. Diversi gli interessanti approfondimenti e gli interventi appassionati di dirigenti e militanti: Prof. Gianfranco Benedetto, Avv. Renato Maturo, Andrea Canafoglia Venturini, Giovanni Bucci (vice sindaco di Garbagnate Milanese), Luigi Voccio, Marco Meneghini e Mirko Cuneo. Graditi anche i saluti ed i commenti politici degli ospiti: da Fabio Flenda (presidente di Libertà Nazionale) a Martina Frezzotti e Pietro Fraccavento (rappresentanti del Movimento Eurasia), dall’On. Romolus Popescu (della Comunità Romena) ad antonio Saggese, fino alla passionaria giornalista sportiva e scrittrice Gianna Garbelli. Presenti alla riunione anche il primo capitano Francesco Lauri, la diciassettenne “baronessina nera” Beatrice Fiammetta, Paolo Riva, Mario Rizzo ed i fedelissimi Giuseppe Ghirardini e Luigi Gregoratti.

In sintesi, Fare Fronte, nonostante qualche delusione elettorale e “perdite fisiologiche” (di scarsa entità numerica e qualità politica, e, peraltro, subito rimpiazzate con forze migliori), continua a crescere ed a radicarsi perché si tratta di una comunità umana, molto trasversale ed eterogenea, di militanti e di amici, di “credenti e combattenti” (come diceva Giorgio Almirante), di Camerati che, nel solco della Tradizione del Movimento Sociale Italiano, hanno sempre fatto (fanno e continueranno a fare) buona Politica, con sincera passione patriottica.


Punto dolente e non risolto della serata è il difficile rapporto di Fare Fronte con Fratelli d’Italia. La graditissima presenza dei due autorevoli deputati milanesi, Carlo Fidanza e Paola Frassinetti, che hanno fatto, in maniera egregia, il punto sulla situazione generale, dal governo all’Europa, non ha però minimamente risolto le questioni fondamentali del partito a Milano che sono politiche ed organizzative. A Milano e provincia, FDI continua a non avere una sede fisica, dei segretari e dei direttivi eletti da un congresso, quindi rappresentativi della base e del territorio, ed il partito è diviso in tre correnti (gruppi di eletti che non comunicano fra loro) e gestito, in maniera privatistica, per cooptazione. A Milano città, la situazione è tragicomica, di immobilismo cronico, ed anche i sei consiglieri di zona (su 9 municipi), senza più nemmeno un consigliere comunale di riferimento, nonostante la loro buona volontà, sono praticamente allo sbando, senza alcun coordinamento. Fare Fronte ha ufficialmente chiesto, da un mese, a Giorgia Meloni, Ignazio La Russa e Daniela Santanchè la convocazione dei congressi cittadino e provinciale di Milano ed una nuova e diversa gestione del partito, secondo rigorosi criteri di partecipazione, trasparenza, rinnovamento e meritocrazia. Fare Fronte ha anche proposto la candidatura di servizio del proprio presidente, Jonghi (dirigente politico di 46 anni di età, forte di 32 anni di militanza, esperienza e note capacità organizzative) come segretario cittadino e vice coordinatore regionale. Ad oggi abbiamo ricevuto solo vane promesse generiche, nessuna risposta scritta ufficiale o proposta politica concreta. Noi vogliamo fare Politica, in maniera seria, costante e leale, ma per farla ci servono ruoli, spazi, strumenti e mezzi; senza i quali è impossibile. “Noi siamo uomini liberi, soldati politici, guerrieri pronti alla buona battaglia. Non saremo mai cortigiani, tantomeno servi” in questa frase di Roberto Jonghi la linea e l’essenza di Fare Fronte. Il direttivo, quindi, mostrando grande senso di responsabilità, ha deciso di pazientare ancora qualche tempo, posticipando ogni decisione in merito a settembre, dopo le vacanze estive. 

Entro la fine del prossimo settembre, decideremo, in base alle risposte dei vertici di Fratelli d'Italia, cosa fare: se rimanere (come certamente preferiremmo) con Giorgia Meloni, se tornare ad essere soggetto politico autonomo e trasversale (sul modello di Lealtà Azione) o se provare a collaborare con la nuova Lega nazionale di Matteo Salvini. Lo diciamo, ora, in maniera pubblica e inequivaocabile, noi non abbiamo nulla da nascondere, così che tutti sappiano bene come stanno veramente le cose. Le decisioni di Fare Fronte saranno il frutto delle risposte di Fratelli d'Italia.

il Direttivo di Fare Fronte

Borghezio e Jonghi presentano il giornale-laboratorio identitario e sovranista "Idee per l'Europa dei Popoli"




Di Claudio Bernieri Vertice del pensiero identitario ieri in Regione Lombardia: il consigliere leghista Massimiliano Bastoni, ha ospitato il “ primo giorno di scuola” del pensato sovranista ”Idee”. La prima riunione del comitato di redazione della rivista (online e stampata in 50.000 copie a diffusione militante) “Idee per l'Europa dei Popoli” edita dalla omonima Fondazione, presieduta dall'eurodeputato Mario Borghezio è andata, buona la prima. Un big bang nella politica in evoluzione del centro destra: Fratelli d’Italia insieme a Lega, alla destra sociale, ai giovani di Lealtà e azione e alle innumerevoli sigle della galassia sovranista, che cerca un centro di gravità permanente in una “terza pagina “ ideale. La offre Borghezio: “certo, il giornale nasce per volontà del noto esponente leghista ma si tratta di una iniziativa culturale ed editoriale assolutamente trasversale che si rivolge a tutta l'area "identitaria, patriottica e sovranista", insomma, a quella "lega delle leghe" invocata da Matteo Salvini a Pontida” racconta il poliedrico Roberto Jonghi Lavarini, della redazione. Tra la quarantina di partecipanti alla vivace assemblea il Prof. Angelo Ruggero (presidente Associazione AESPI), l'avvocato Renato Maturo (presidente associazione culturale Grande Milano), il Principe Patrizio Tomassini Paternò Leopardi, il Prof. Massimiliano Bonavoglia (Università E-Campus), il Prof. Gianfranco Benedetto (Università LIUC), Franco Seminara (dirigente del sindacato nazionale UGL), l'avvocato Andrea Potukian (Comunità Armena), Giancarlo De Col (Accademia Costantiniana), il Conte Alberto Uva, Pietro Fraccavento (del movimento internazionale Eurasia del filosofo russo Alexandr Dugin), Romolus Popesco (Comunità Romena), Giuseppe Azzinari (del movimento Interesse Nazionale del filosofo Diego Fusaro), Andrea Cangini e Mario Rizzo. Diversi gli esponenti della destra. Il "barone nero" Roberto Jonghi Lavarini (braccio destro organizzativo di Borghezio in questa operazione metapolitica) ha infine presentato alcuni collaboratori: Attilio Carelli (segretario nazionale della Fiamma Tricolore), Stefano Di Martino (monarchico ex AN, già vice presidente del consiglio comunale di Milano), Giovanni Bucci (vice sindaco di Garbagnate Milanese), Fabio Flenda (Libertà Nazionale) ed una delegazione del movimento Lealtà Azione. Direttore il giornalista professionista Prof. Andrea Rognoni, storico intellettuale di area leghista, editore il destroide romano Luciano Lucarini che già edita Il Candido e Il Borghese. (Affari Italiani).

lunedì 9 luglio 2018

FRONTE della TRADIZIONE: cavalcare la tigre!

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Attenzione, comunicazione importante e urgente.
Riassunto appuntamenti di lunedì 9 luglio a Milano:

Ore 18.15 - Riunione culturale del giornale Idee per l'Europa dei Popoli.
Regione Lombardia, Via Fabio Filzi 22.
Interverranno Mario Borghezio, esponenti della cultura e del giornalismo.

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Ore 21.00 - Riunione politica del circolo Fare Fronte.
Studio Avvocato Maturo, Viale Bianca Maria 3. 
Interveranno Carlo Fidanza e altri dirigenti di Fratelli d'Italia.

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Entrambi gli appuntamenti sono aperti a tutti i patrioti. 


"Questa politica moderna è veloce e instabile, magma a cui dare forma, caos a cui dare ordine nuovo. La Tradizione ci chiama ad andare oltre, volare alto, cavalcare la tigre"

Roberto Jonghi Lavarini
3467893810 (whatsapp e sms)
robertojonghi@gmail.com