martedì 15 maggio 2018

PER UNA NUOVA SOVRANITA' MONETARIA


Quando un governo dipende dai banchieri per il denaro, questi ultimi e non i capi del governo controllano la situazione, dato che la mano che dà è al di sopra della mano che riceve. Napoleone Bonaparte.
La moneta è uno strumento al servizio dei popoli e degli Stati. Rifiutiamo la discussione ideologica che si è innescata sull’euro e reputiamo che la questione della moneta unica europea debba essere trattata in modo realistico e scientifico, senza pregiudizi di sorta.
I dati empirici dicono che l’euro è una moneta che ha avuto effetti distorsivi, anche per gli errori commessi da chi ha definito il rapporto di cambio con la Lira, assolutamente penalizzante per l’Italia. L’Euro di fatto ha arricchito la Germania e impoverito quasi tutti gli altri Stati europei e per questo reputiamo l’implosione dell’Eurozona un rischio reale.
La politica monetaria espansiva attuata dall’attuale governatore della BCE, e la conseguente svalutazione di un euro troppo forte e penalizzante per la nostra economia, ha solo in parte frenato l’egoismo dei banchieri tedeschi. È assolutamente necessario rimettere in discussione il potere di intervento della Bce e il ruolo delle Banche centrali nazionali.
Vogliamo porre seriamente  la  questione  euro  in  sede  europea  e  affermare  la necessità di un sistema di compensazione tra gli Stati membri per bilanciare      gli squilibri causati dalla moneta unica. L’alternativa a un meccanismo di reale riequilibrio non potrebbe che essere l’abbandono concordato e ordinato dell’euro in accordo con gli altri Stati europei.
Porre la questione euro vuol dire anche affrontare l’anomalia tutta europea della sproporzione di forza tra la Banca Centrale e le istituzioni rappresentative della volontà popolare a livello nazionale ed europeo. BCE che, pur mantenendo la sua indipendenza funzionale, deve essere trasformata in prestatore di ultima istanza per contrastare gli attacchi speculativi sui singoli Stati. È di tutta evidenza che il Quantitative Easing ha svolto una funzione storica simile e che, se tale strumento fosse stato varato nell’autunno del 2011, si sarebbe evitato il lungo inverno dei governi non scelti dal popolo.

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