Il risultato elettorale di Fratelli d'Italia alle elezioni amministrative dello scorso 10 giugno, nei comuni della provincia di Milano e della Lombardia, è stato veramente disatroso: il partito dimezza il proprio consenso, ottenuto solo alle scorse elezioni politiche, e si attesta intorno al 2,5% di media, praticamente senza eleggere nostri rappresentanti nelle istituzioni locali, in comuni dove, persino il Movimento Sociale ha sempre avuto almeno un consigliere comunale. A Brescia otteniamo un seggio (ma solo grazie al numero complessivo degli abitanti e dei posti da assegnare). Unica eccezione positiva è la lista civica nazional-popolare promossa dal bravissimo Pino Pozzoli, candidato sindaco ad Opera, che ottiene il 17%., fuori dalla coalizione di centrodestra.
A livello nazionale, invece, il partito, grazie, sopratutto, a Giorgia Meloni, tiene, nonostante la incredibile crescita della Lega di Mattro Salvini che ha calamitato la protesta, la voglia di cambiamento e la gran parte del tradizionale elettorato di destra.
Il nostro peggiore risultato locale, non è dato solo dalla maggiore e storica presenza della Lega sul territorio padano ma anche, e dobbiamo dirlo con forza e chiarezza, dalla assoluta assenza organizzativa del movimento che (a Milano!) non ha sedi fisiche e nemmeno segreterie politiche (cittadina e provinciale) e che è male gestito da una dirigenza, complessivamente vecchia e mediocre (non eletta da nessun congresso) che, non aprendo Fratelli d'Italia ad una reale partecipazione, condivisione, trasparenza, rinnovamento e meritocrazia, a furia di accentrare tutto il potere decisionale (su rappresentanti locali, candidature, alleanze e nomine), ha fatto allontanare tanti validi patrioti, disperdendo troppe, energie positive.
Speriamo che ora si abbia capito definitivamente la lezione! Il nostro circolo Fare Fronte, nonostante i tanti bastoni che ci hanno messo fra le ruote, ha fatto, come sempre, il proprio dovere, tutto ciò che era possibile, a sostegno dei suoi candidati, di Fratelli d'Italia e della coalizione unitaria di centrodestra nel suo complesso. Noi abbiamo la coscienza a posto, ma siamo sinceramente rammaricati per tutti i consigli, le segnalazioni, le proposte e gli appelli che abbiamo lanciato, drammaticamente invano, alla dirigenza di Fratelli d'Italia.
Chiediamo ora, ufficialmente, a Giorgia Meloni, Ignazio La Russa, Carlo Fidanza e Daniela Santanche di convocare i congressi cittadino e provinciale di Milano e, nell'attesa, di nominare, subito, dei commissari politici per i due importanti ruoli. Chiediamo, inoltre, una riunione della segreteria regionale lombarda del partito, aperta a tutti gli iscritti, e la attuazione dello statuto del partito, con la formazione dei dipartimenti tematici.
Contemporaneamente, annunciamo la mia candidatura alla segreteria cittadina di Milano.
Attendiamo urgentemente risposte chiare e precise, non generiche ed evasive come al solito... Diamo tempo fino alla fine del mese di luglio, poi, in base alle risposte/proposte ufficiali, o alla loro assenza, decideremo cosa fare, da militanti liberi e coerenti quali siamo.
Nel frattempo, non staremo certo con le mani in mano, ma ci dedicheremo, nella nostra migliore tradizione, a cose alte e nobili, alla cultura ed alla geopolitica, alla informazione ed alla formazione, con il convegno del filosofo tradizionalista russo Alexander Dugin (consigliere del presidente Vladimir Putin) e con il progetto editoriale e metapolitico "Idee per l'Europa dei Popoli", promosso dall'eurodeputato Mario Borghezio e dall'editore Luciano Lucarini. Perchè noi pensiamo in grande e vogliamo costruire un fronte nazional-popolare europeo che superi gli attuali schematismi ideologici e partitici, e che difenda veramente la giustizia sociale, la sovranità nazionale, l'identità, la sicurezza ed il benessere del nostro popolo. Il nostro nemico sono i poteri forti della plutocrazia mondialista e sionista che controllano la moneta, le banche, le borse, le assicurazioni, l'Unione Europea, la NATO, e che utilizzano il relativismo morale e l'immigrazione di massa, la burocrazia e le tasse, le guerre ed il terrorismo, per tenerci schiavi dei loro interessi privati.
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