giovedì 21 giugno 2018

"STORIA RIVISTA"


Arriva “Storia Rivista”. Segnali di memoria a destra.

Nasce una nuova rivista. Di storia. Una rivista divulgativa e di approfondimento allo stesso tempo. 

Ambiziosa e unitaria.

Il suo nome è Storia.Rivista. Un bimestrale. Ha poco meno di duecento pagine.
La prima parte è una miscellanea di articoli su uomini, idee, fatti che riguardano la destra in Italia e nel mondo; la seconda invece è un dossier monotematico dedicato ad un evento, una ricorrenza, uno scenario raccontato e analizzato da un punto di visto di destra.

Perché ambiziosa?
Perché, dicono in suoi realizzatori, la destra oggi dispersa sul piano politico e organizzativo deve ambiziosamente ritrovare i valori, le idee e le storie che l’hanno tenuta unita e viva per tanto tempo. La destra deve oggi chiedere alla Storia, anzitutto alla sua Storia, le risposte necessarie per ritrovare il perduto linguaggio della propria unità e le ragioni profonde dello stare insieme, linguaggio e ragioni che le hanno consentito di far fronte con dignità al mondo che continuava a stringerla d’assedio.
E tutto questo è assai ambizioso.

Ma è anche un progetto unitario. Perché non sarà la voce soltanto di un “pezzetto” della destra diffusa che, pure, esiste. Sarà la voce di tutte le esperienze ideali che hanno riempito la vita, i sogni, i progetti di questa area, che le hanno dato forza e che le hanno consentito di vivere il proprio tempo con fierezza e orgoglio quando tutto le era aspramente ostile.
Quella coerenza ideale, quel senso fortissimo di appartenenza radicato nella sua gente costituiscono proprio oggi il patrimonio principale da recuperare ed al quale attingere per costruire le strade del futuro.

Perché il nome Storia.Rivista?
Rivista sta per riletta, ristudiata, rianalizzata, rivisitata. I promotori dicono di non volersi accontentare dei giudizi codificati, degli stereotipi morali imposti dal “culturalmente corretto”. La Storia, quella con la esse maiuscola, non cessa mai di parlare, di fornire elementi, spunti, materiali. Non cessa mai di essere interpretata, capita, giudicata. E’ un libro da aprire e riaprire sempre, da non accantonare mai. E’ un terreno da arare continuamente perché dà sempre i suoi frutti.

La Storia non è solo passato; è presente ed anche futuro.
Un presente che non ha passato non avrà mai futuro, si legge nella presentazione.
L’orizzonte nel quale si muove la rivista è ampio, parte ovviamente dall’Italia ma si dilata nel mondo, là dove c’è una destra da raccontare.

Chi sono i promotori di questa avventura editoriale?
Storia.Rivista è diretta da Massimo Magliaro, ha un Comitato direttivo composto da Alessandro Amorese, Adalberto Baldoni, Mario Bozzi Sentieri, Roberto Rosseti e Marco Valle.
Molti i collaboratori, soprattutto giovani. Anche esteri.

A pubblicarla è la giovane e agguerrita casa editrice Eclettica Edizioni, di Massa, già nota per aver dato alle stampe testi molto interessanti e di successo. Si tratta fra l’altro della casa editrice che entro l’anno pubblicherà in esclusiva l’edizione italiana delle “Memoires” di Jean-Marie Le Pen.

Il primo numero, che verrà presentato tra pochi giorni a Roma e poi via via nel resto d’Italia, sia apre proprio con la pubblicazione in esclusiva (curata dal direttore, Magliaro) del capitolo delle Memorie di Le Pen dedicato alla nascita del Front national (cui la figlia, Marine, proprio in questi giorni ha deciso di cambiare nome), e continua con la prima puntata di una documentatissima storia del Msi scritta da Baldoni, un inedito di Amorese sulla moneta clandestina stampata nel dopoguerra dal Msi di Apuania, il ritratto del primo “federale” missino di Cagliari, Marigo, redatto da Giuseppe Serra, il racconto, firmato da Bozzi Sentieri, del ruolo avuto a destra dal quotidiano milanese della sera La Notte, un saggio di Nazzareno Mollicone sulla politica demografica del fascismo, una analisi della destra ungherese di ieri e di oggi, fatta da Valle, e un inedito su Johnny Halliday militante della destra francese.

La seconda parte della rivista è tutta dedicata al Sessantotto. Il dossier ha il titolo “La scimmia del ‘68”.
Vi figurano saggi e articoli di Baldoni, Gennaccari, Amorese, Rosseti, Volante, Barbetti e Magliaro. Arricchiscono il dossier le testimonianze di alcuni dei protagonisti di quei fatti (Tilgher, Gramazio, Gaudenzi, Pepe, Rochira, Marchal), una antologia di filosofi, storici, economisti, sociologi, saggisti (Spirito, D’Eramo, Rasi, Ginsborg, Bedeschi, Vulpitta, Gnerre, Cipriani, Veneziani, De Mattei, Corrêa de Oliveira, Del Noce, De Turris, Bardéche, Duprat, Evola) e una tavola rotonda con la partecipazione di Pietro Cerullo, Gennaro Malgieri, Bozzi Sentieri e Adriano Scianca.

Ogni numero di Storia.Rivista costerà 13 euro. L’abbonamento annuo invece 60 euro.

Il dossier del secondo numero, la cui uscita è imminente, sarà dedicato a Giorgio Almirante e a Pino Romualdi nel trentennale della loro morte.

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