giovedì 8 marzo 2018 - Caffè Nero al Barone Nero...
La Redazione di Caffè Nero
intervista Roberto Jonghi Lavarini (dirigente nazionale di Fratelli d’Italia),
45enne anni di età e 26 di ininterrotta militanza nella destra italiana, per 12
anni consigliere e presidente di municipio a Milano, promotore, negli anni, di
diverse sigle e iniziative politiche e culturali, fra le quali Cuore Nero,
esperimento di primo centro sociale non di sinistra. A queste elezioni era
candidato alla camera dei deputati.
Subito un commento ai risultati
di queste elezioni:
Direi che è andata bene. La
coalizione di centrodestra è la prima forza politica della nazione,
stravincendo in Lombardia e al nord, e per poco non ha la maggioranza assoluta
dei seggi. Nel centrodestra vince l’ala sovranista che Salvini è riuscito
meglio ad interpretare. La destra sociale, incarnata in Fratelli d’Italia,
raddoppia i voti e quadrupla la sua rappresentanza in parlamento. Una svolta
politica importante, un tappa decisiva verso la nostra riscossa nazionale in
Europa, nel Mediterraneo e nel mondo. Peccato che la finta alternativa dei
pentastellati (simbolico uso esoterico del pentacolo satanista?) abbia
rallentato questo processo, raccogliendo e sterilizzando gran parte della
sacrosanta protesta popolare.
Ma il Barone Nero non è stato
eletto deputato…
Pazienza, sarà per la prossima
volta. Nel grande collegio plurinominale, dove ero candidato, abbiamo ottenuto
una buona affermazione ma non sufficiente. Sono un soldato politico e combatto
le battaglie giuste, a prescindere dal risultato e dal tornaconto personale.
Poi sono veramente felice di avere trovato la casa politica giusta, sotto la
fiamma tricolore e con la bravissima Giorgia Meloni, mi sento finalmente, fra
veri patrioti, come ai tempi del Fronte della Gioventù del MSI di Via Mancini.
Sono ringiovanito di vent’anni…
Il centrodestra è arrivato prima
ma non ha la maggioranza…
Una situazione assolutamente folle,
causata da una pessima legge elettorale e voluta dai poteri forti della
plutocrazia mondialista che non vogliono governi stabili ed autorevoli. Salvini
deve proporre un chiaro e coerente programma ed una seria squadra di governo e
presentarsi alle camere: se non ottiene la maggioranza, niente alleanza contro
natura, e si vada subito al voto, dopo avere modificato questa legge
elettorale. Stiamo attenti alle alchimie della partitocrazia ed alle sabbie
mobili del parlamento…
Un commento sul risultato, sotto
le aspettative, di Casa Pound?
Nel 1999 lasciai AN, in polemica
con l’antifascismo di Fini, per aderire alla Fiamma di Rauti, e, a Milano,
ottenni 1,9% e 39.000 voti, come candidato alla presidenza della provincia. Fu
l’ultimo risultato decente ottenuto dalla destra radicale, poi, vi sono state
tragicomiche divisioni e sono cambiate le leggi elettorali. Oggi, perlomeno a
livello nazionale, a destra di Fratelli d’Italia non vi è spazio: solo zero
virgola e inutile spreco di energie assolutamente positive. Per questo invito
tutti i patrioti a Fare Fronte (ndr questo il nome del movimento guidato da
Jonghi) intorno a FDI e Giorgia Meloni.
https://www.ilcaffegeopolitico.org/2005/presentazione-della-rubrica